Sebbene il termine di recepimento sia scaduto il 17 luglio 2021, gli Stati membri elencati non hanno ancora comunicato tutte le misure nazionali, nonostante le lettere di costituzione in mora inviate il 30 settembre 2021.
La direttiva relativa all'apertura dei dati e al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico, adottata il 20 giugno 2019, mira a rendere disponibili a tutti i vantaggi offerti dai dati e contribuisce ad aumentare la disponibilità per il riutilizzo della vasta e preziosa massa di risorse di dati prodotte dal settore pubblico. In tal modo saranno ridotti gli ostacoli all'ingresso delle PMI sul mercato, grazie a minori costi per il riutilizzo dei dati; diventeranno disponibili quantità maggiori di dati e aumenteranno le opportunità commerciali, attraverso la condivisione dei dati tramite interfacce per programmi applicativi (API). La direttiva stimola lo sviluppo di soluzioni innovative come le applicazioni per la mobilità, aumenta la trasparenza aprendo l'accesso ai dati della ricerca finanziata con fondi pubblici e sostiene le nuove tecnologie, compresa l'intelligenza artificiale. In assenza di una risposta soddisfacente da parte di tali Stati membri entro i prossimi 2 mesi, la Commissione potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.