La Commissione ha facilitato l'accordo tra 22 operatori europei e sette operatori ucraini per prorogare l'accordo, firmato per la prima volta nell'aprile 2022, per ridurre reciprocamente i tassi che devono sostenere per collegare le chiamate transfrontaliere. Le chiamate a prezzi accessibili consentono a coloro che cercano rifugio in Europa di raggiungere familiari e amici in Ucraina e viceversa.
L'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) monitora l'impatto dell'accordo. I dati più recenti dimostrano che l'accordo è stato efficace nel consentire agli operatori di fornire chiamate a prezzi accessibili a livello transfrontaliero. Per quanto riguarda le tariffe tra operatori per le chiamate transfrontaliere, gli operatori dello Spazio economico europeo (SEE) che fanno parte dell'accordo sono soggetti a tariffe notevolmente inferiori a quelle degli operatori che non l'hanno firmato.
La Commissione esorta tutti gli operatori ad aderire all'accordo. Un elenco aggiornato dei firmatari è disponibile sulla nostra pagina "Dichiarazione congiunta degli operatori dell'UE e dell'Ucraina per aiutare i rifugiati ucraini a rimanere connessi."
Parallelamente, la Commissione si sta preparando a integrare l'Ucraina nel settore del roaming dell'UE, che offrirebbe una soluzione più stabile e a più lungo termine. Nell'aprile 2023 il comitato di associazione UE-Ucraina ha adottato la proposta della Commissione relativa all'adesione dell'Ucraina alle norme dell'UE sul roaming. Il passo successivo è che l'Ucraina allinei pienamente la propria legislazione a quella dell'UE e poi che il Consiglio dell'Unione europea adotti la decisione finale.
Maggiori informazioni sono disponibili nella dichiarazione congiunta degli operatori dell'UE e dell'Ucraina per aiutare i rifugiati ucraini a rimanere collegati.