Věra Jourová, vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: "Dal momento che abbiamo collaborato con le parti interessate per rafforzare il codice di buone pratiche e il quadro di monitoraggio permanente, le relazioni confermano l'importanza di una maggiore trasparenza per garantire un'azione efficace e responsabile contro la disinformazione online."
Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: "Combattere la disinformazione sui vaccini contro il coronavirus è una battaglia comune per raggiungere il nostro obiettivo di far vaccinare il 70 % degli europei entro luglio. Le piattaforme svolgono un ruolo importante nel rendere accessibili ai cittadini europei contenuti autorevoli sull'importanza della vaccinazione e nel limitare la disinformazione che può ostacolare i nostri sforzi collettivi."
Twitter riferisce di aver iniziato a pubblicare un avviso sui tweet che anticipa voci non comprovate, affermazioni contestate e informazioni incomplete o fuori contesto sui vaccini.
TikTok riferisce che è stato applicato un tag a 7687 video con parole o hashtag relativi al vaccino nell'UE.
Google ha continuato ad ampliare una caratteristica che copre un elenco di vaccini autorizzati, statistiche e altro ancora nelle sedi degli utenti in risposta alla ricerca di informazioni sui vaccini contro il coronavirus.
Facebook ha ampliato i propri strumenti per aiutare le persone a vaccinarsi aggiungendo etichette con informazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità sui relativi post.
LinkedIn di Microsoft contiene ora informazioni ufficiali sui vaccini e sulle vaccinazioni sulla loro pagina ufficiale alla quale gli utenti sono reindirizzati nella ricerca di parole chiave relative al coronavirus.
Per perfezionare il processo di monitoraggio, nelle prossime settimane la Commissione pubblicherà orientamenti per rafforzare il codice di buone pratiche e costruire il ponte con i futuri obblighi derivanti dalla legge sui servizi digitali, come stabilito nel piano d'azione per la democrazia europea.
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- Codice di buone pratiche sulla disinformazione