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  • Pubblicazione 04 Marzo 2021

Ricerca e innovazione per la prevenzione del declino cognitivo: il progetto Lethe

Finanziato dal programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte 2020, il progetto Lethe mira a sviluppare un modello personalizzato di previsione e intervento per l'individuazione precoce e la riduzione dei fattori di rischio che causano la demenza, basato sull'intelligenza artificiale e sull'apprendimento automatico distribuito.

La demenza rappresenta la principale causa di disabilità negli anziani e colpisce attualmente quasi 50 milioni di persone in tutto il mondo. Con l'aumento dell'età della popolazione mondiale, aumenta il numero di persone affette da demenza. La demenza non è da tempo considerata né prevenibile né curabile, ma se le malattie soggiacenti non sono curabili, oggi sappiamo che il corso della malattia potrebbe essere modificabile con buoni interventi preventivi in un momento precoce. Studi recenti hanno dimostrato che un intervento precoce riguardante diversi stili di vita (attività fisica, coinvolgimento cognitivo, qualità del sonno, nutrizione, gestione dello stress, ecc.) e fattori di rischio vascolari (ipertensione, diabete mellito, obesità, ecc.) può avere effetti positivi sulla demenza e sullo sviluppo.

Lethe fornirà un'attuazione tecnologica di un protocollo di intervento che contribuisca a migliorare gli aspetti dei suddetti obiettivi e a raccogliere dati per i) prevedere il rischio e il miglioramento individuali e ii) fornire un protocollo molto specifico per la prevenzione del declino cognitivo.

Il cuore del progetto? Il cervello. In effetti, la scelta del nome non è solo una coincidenza: Lethe è il fiume Oblivion. Dalla mitologia greca questo fiume assume un valore simbolico, ossia l'importanza della memoria per l'essere umano. La memoria è intesa come la ricchezza e la saggezza del passato. Ma anche la memoria si ricollega al concetto di forgiatura. Ed è questo il legame tra Lethe e gli studi per contrastare l'insorgenza dei sintomi del declino cognitivo. La prevenzione svolge pertanto un ruolo fondamentale per il progetto.

I metodi di intelligenza artificiale (IA) e di apprendimento automatico (ML) utilizzeranno dati digitali e medici per proiettare lo sviluppo di singoli fattori di rischio di demenza, fornendo in tal modo nuove conoscenze sulla patofisiologia della malattia e sull'influenza dei diversi fattori legati allo stile di vita.

Il successo del progetto Lethe potrebbe portare a una prevenzione più personalizzata dei fattori di rischio per le persone che iniziano il declino cognitivo, consentendo così alle persone di seguire uno stile di vita attivo e sano. L'espansione delle sperimentazioni di prevenzione su larga scala mediante l'introduzione automatizzata di un approccio di intervento multimodale, che coinvolga grandi popolazioni, potrebbe ridurre i costi futuri di interventi tradizionali costosi e conferire benefici alla società in generale.