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Plasmare il futuro digitale dell'Europa
News article | Pubblicazione

Studio sull'impatto dell'iniziativa Internet di prossima generazione

Lo studio sull'impatto della Next Generation Internet Initiative fornisce un'analisi quantitativa e qualitativa del portafoglio.

Study on the Impact of the Next Generation Internet Initiative

È stato pubblicato uno studio che valuta l'impatto dei progetti iniziali di Next Generation Internet sulla base di vari criteri quali l'allineamento con i diritti digitali dell'UE, la legislazione dell'UE, l'impatto sulla normazione, la fornitura di soluzioni alternative e la sostenibilità.

Lo studio indica che l'iniziativa Next Generation Internet (NGI) ha avuto un impatto significativo nel plasmare un panorama tecnologico open source sostenibile e sovrano in Europa che si allinea con le politiche e i valori dell'UE.

Indica inoltre che i progetti finanziati dall'iniziativa danno priorità ai diritti delle persone, promuovono la libertà di scelta, migliorano la sicurezza e la protezione, promuovono la sostenibilità e favoriscono la partecipazione attiva allo spazio pubblico digitale.

Inoltre, lo studio ha rilevato che i progetti NGI contribuiscono a rendere possibile una serie di atti legislativi dell'UE, con particolare attenzione al sostegno della conformità al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), alla legge sui servizi digitali (DSA) e alla legge sul mercato digitale (DMA), alla legge sulla ciberresilienza, alle iniziative dell'UE in materia di identità digitale, alla garanzia della libertà di scelta online e al sostegno del concetto di beni comuni digitali.

Inoltre, i progetti NGI hanno contribuito alla standardizzazione di vari protocolli e standard volti a migliorare la privacy, la sicurezza, l'interoperabilità e la funzionalità nel panorama digitale.

Parallelamente, con un portafoglio che comprende oltre 1 000 progetti e circa 80 000 persone che contribuiscono attivamente a progetti NGI in fucine di software, l'iniziativa NGI promuove una comunità qualificata di sviluppatori di TIC in Europa e svolge un ruolo fondamentale nel promuovere le competenze digitali, promuovere l'innovazione e rafforzare la competitività e la crescita europee.

Secondo lo studio, l'iniziativa NGI ha promosso l'innovazione, l'interoperabilità e l'integrazione nelle iniziative esistenti e la creazione di strutture sostenibili, contribuendo in ultima analisi alla crescita e allo sviluppo della comunità di software libero e aperto (FOSS) di Internet.

L'iniziativa si è inoltre concentrata sul miglioramento della verificabilità, della prevedibilità e della resilienza della catena di approvvigionamento del software Open Source.

I risultati di questo studio forniscono una panoramica completa del portafoglio NGI, analizzando le sue prestazioni rispetto a questi criteri di benchmarking e i suoi elementi tecnologici per quanto riguarda il Web 4.0.

I risultati mirano a orientare le decisioni politiche e a plasmare il futuro programma di lavoro, anche per considerazioni relative a settori quali i beni comuni digitali e lo sviluppo del Web 4.0.

Contesto

L'iniziativa Next Generation Initiative (NGI) mira a mettere in atto i principali elementi tecnologici dell'Internet di domani e a plasmare l'Internet del futuro come un ecosistema di piattaforme interoperabili che incarna i valori cari all'Europa: apertura, inclusività, trasparenza, privacy, cooperazione e protezione dei dati.

L'obiettivo è quello di dare agli utenti la libertà di scelta tra una gamma di soluzioni digitali decentralizzate gratuite e open source. A tal fine, NGI fornisce sostegno finanziario a progetti di base che coprono tutti i livelli di Internet: dall'hardware aperto, alle tecnologie di rete e di trasporto, al firmware, ai sistemi operativi e alla virtualizzazione, alle identità elettroniche e al middleware, ai registri decentralizzati, agli strumenti di produttività del software, agli strumenti di supervisione del traffico, fino a Internet over-the-top e alle applicazioni verticali.

Il programma NGI ha lanciato il suo sostegno agli innovatori di Internet nel 2019, mobilitando circa 140 milioni di euro in cinque anni e sostenendo oltre 1 000 progetti.