Le relazioni pubblicate oggi si concentrano sulle azioni intraprese dalle piattaforme nel novembre e dicembre 2021 per limitare la disinformazione sulla COVID-19 e sui vaccini. Le relazioni sono presentate nel contesto del programma di monitoraggio della disinformazione sulla COVID-19 istituito nell'ambito della comunicazione congiunta del 10 giugno 2020. Alla luce dell'evoluzione della pandemia, il programma di monitoraggio è stato prorogato fino a giugno 2022.
I servizi della Commissione riconoscono gli sforzi compiuti finora dai firmatari del codice di buone pratiche nel quadro del programma di monitoraggio, in particolare le azioni delle piattaforme a sostegno delle campagne di vaccinazione degli Stati membri. Al tempo stesso, i firmatari della piattaforma dovrebbero compiere ulteriori sforzi per fornire dati a livello degli Stati membri e accelerare i lavori relativi alla revisione del codice di buone pratiche e del relativo sistema di monitoraggio.
Lotta alla disinformazione sui vaccini contro la COVID-19
Le piattaforme riferiscono in merito alle loro politiche e iniziative aggiornate per ridurre la diffusione della disinformazione sui vaccini contro la COVID-19 a novembre e dicembre, ad esempio:
- La relazioneTikTok mostra che il numero di video con un tag vaccinale applicato è aumentato sui suoi canali in Europa, passando da 90 156 in ottobre a 148 005 in novembre e 265 759 in dicembre, con il maggiore salto in Germania e un triplice aumento in Italia e Spagna.
- Google riferisce di aver aggiornato con maggiori contenuti i panel di informazioni sulla vaccinazione contro la COVID-19 disponibili al momento della ricerca in Google Search. I panel sono disponibili in tutti i 27 paesi dell'UE e da novembre Google sta iniziando a includere anche informazioni relative alla vaccinazione pediatrica.
- Twitter riferisce sugli aggiornamenti del design delle etichette applicate a tweet fuorvianti relativi alla COVID e ai vaccini, per facilitarne l'individuazione. Secondo la ricerca su Twitter, un maggior numero di persone ha cliccato sulle nuove etichette e meno persone hanno ritagliato o apprezzato tweet potenzialmente fuorvianti con queste etichette. Inoltre, in novembre e dicembre Twitter ha messo in atto appositi solleciti contenenti informazioni affidabili in materia di vaccini in Danimarca, Spagna, Irlanda, Italia e Belgio.
- Microsoft riferisce, nell'ambito delle sue politiche aggiornate, di aver consentito alle autorità pubbliche di pubblicizzare alcuni vaccini connessi alla COVID-19, che hanno generato 733 487 impressioni aggregate e 72 307 clic nell'UE tra novembre e dicembre.
- Facebook ha riferito di aver rimosso una rete gestita da un movimento anti-vax chiamato V_V in Francia e in Italia, responsabile dell'organizzazione di molestie di massa nei confronti di professionisti del settore medico, giornalisti e funzionari eletti.
Ulteriori relazioni per novembre e dicembre
Le relazioni forniscono ulteriori informazioni che illustrano le azioni intraprese per combattere la disinformazione legata alla COVID-19 e l'impatto di tali azioni entro novembre e dicembre 2021. Alcuni esempi tratti dalle relazioni:
- TikTok riferisce che anche il numero di video marcati con il tag COVID-19 è aumentato in tutta Europa, raggiungendo 15 024 video marcati a novembre e 28 421 in dicembre, da 9 948 in ottobre.
- Twitter riferisce che, a seguito di violazioni della politica in materia di informazioni fuorvianti sulla COVID-19, a novembre ha sospeso 431 account e rimosso 4 129 contenuti, mentre in dicembre ha sospeso 666 account e rimosso 4 559 contenuti a livello mondiale.
- Google riferisce che tra novembre e dicembre le verifiche dei fatti pubblicate dalle organizzazioni di controllo dei fatti dell'UE sono apparse in Google Search più di 6 000 000 volte alla settimana in media, per un totale di 55 000 000 impressioni.
- Microsoft riferisce che in novembre il numero di pareri dell'esperienza Bing COVID-19 in Europa è aumentato a 2 977 228, mentre in dicembre è sceso a 1 826 182. Questa tendenza è stata particolarmente evidente in Germania, Francia, Austria, Paesi Bassi e Romania.
- Facebook riferisce che nel novembre 110 000 sono stati rimossi contenuti su Facebook e Instagram nell'UE per aver violato le politiche in materia di COVID-19 e di disinformazione sui vaccini. Nel corso di dicembre ha rimosso 109 000 contenuti nell'UE.