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News article | Pubblicazione

Codice di condotta sulla disinformazione

I rappresentanti delle piattaforme online, dei principali social network, degli inserzionisti e dell'industria pubblicitaria hanno concordato un codice di condotta di autoregolamentazione per affrontare la diffusione della disinformazione online e delle notizie false.

Questa è la prima volta al mondo che l'industria concorda, su base volontaria, su standard di autoregolamentazione per combattere la disinformazione. Il codice di buone pratiche mira a conseguire gli obiettivi fissati dalla comunicazione della Commissione presentata nell'aprile 2018 stabilendo un'ampia gamma di impegni, dalla trasparenza nella pubblicità politica alla chiusura di account falsi e alla demonetizzazione dei fornitori di disinformazione.

Il codice include un allegato che identifica le migliori pratiche che i firmatari applicheranno per attuare gli impegni del codice. La Commissione ha inoltre pubblicato il parere del comitato d' esame del forum multilaterale sul codice di buone pratiche.

Il Codice di condotta è stato firmato dalle piattaforme online Facebook, Google e Twitter, Mozilla, nonché dagli inserzionisti e dall'industria pubblicitaria nell' ottobre 2018 e i firmatari hanno presentato le loro tabelle di marcia per l'attuazione del Codice. Microsoft ha aderito a maggio 2019, mentre TikTok ha firmato il Codice nel giugno 2020.

Nel gennaio 2019 le piattaforme online e le associazioni di categoria che rappresentano il settore della pubblicità hanno presentato una relazione di riferimento che illustra lo stato di avanzamento delle misure adottate per rispettare gli impegni assunti a norma del codice di buone pratiche sulla disinformazione.

Tra gennaio e maggio 2019, la Commissione europea ha effettuato un monitoraggio mirato dell'attuazione degli impegni da parte di Facebook, Google e Twitter con particolare riguardo all'integrità delle elezioni del Parlamento europeo. In particolare, la Commissione ha chiesto alle tre piattaforme firmatarie del codice di buone pratiche di riferire mensilmente sulle azioni intraprese per migliorare il controllo degli annunci pubblicitari, garantire la trasparenza della pubblicità politica e basata su questioni e contrastare gli account falsi e l'uso doloso dei bot. La Commissione ha pubblicato le relazioni ricevute per i cinque mesi insieme alla propria valutazione (per maggiori dettagli, cfr. le relazioni intermedie per gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio 2019). Nell'ottobre 2019 è stata pubblicata una relazione annuale di autovalutazione dei firmatari del codice di buone pratiche sulla disinformazione. Le relazioni di autovalutazione indicano sforzi globali da parte dei firmatari per attuare i loro impegni negli ultimi 12 mesi, il che rappresenta un progresso rispetto alla situazione esistente prima dell'entrata in vigore del codice, mentre sono ancora necessari ulteriori passi seri da parte dei singoli firmatari e dell'intera comunità. La Commissione pubblicherà una valutazione del primo anno del codice nel 2020.

Il codice e le altre iniziative delineate dalla Commissione sono passi essenziali per garantire attività di campagna online trasparenti, eque e affidabili prima delle elezioni europee della primavera 2019.

Nella sua dichiarazione, la commissaria per l'Economia e la società digitali Mariya Gabriel ha accolto con favore l'accordo sul codice di buone pratiche.

Maggiori informazioni

Altre versioni linguistiche del codice di buone pratiche sulla disinformazione

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