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Le prime sette piattaforme hanno già pubblicato le loro relazioni e le altre hanno tempo fino al 6 novembre per farlo. Queste prime sette piattaforme sono Amazon, LinkedIn, TikTok, Pinterest, Snapchat, Zalando (.pdf) e Bing.
La relazione sulla trasparenza, insieme a una banca dati della Commissione sulle motivazioni, nonché requisiti aggiuntivi per i servizi designati, come il futuro accesso ai dati per i ricercatori, garantirà la trasparenza e la responsabilità in merito alla moderazione dei contenuti online, a vantaggio dei cittadini, dei ricercatori e delle autorità di regolamentazione. Ciò contribuirà in modo significativo al controllo pubblico e alla responsabilità.
Le relazioni sulla trasparenza devono includere informazioni riguardanti la moderazione dei contenuti nei servizi delle piattaforme, che specifichino il numero di notifiche ricevute dagli utenti (e una volta in essere, segnalatori attendibili), il numero di contenuti rimossi di propria iniziativa, il numero di ordini ricevuti da tutte le autorità giudiziarie o amministrative nazionali competenti e l'accuratezza e il tasso di errore dei loro sistemi automatizzati di moderazione dei contenuti. Le relazioni devono inoltre contenere informazioni sui gruppi di moderazione dei contenuti, comprese le loro qualifiche e competenze linguistiche.
Le piattaforme online di dimensioni molto grandi e i motori di ricerca devono pubblicare tali relazioni sulla trasparenza per la prima volta, dopo la loro designazione il 25 aprile, e dovranno farlo ogni sei mesi. Le piattaforme con meno di 45 milioni di utenti e servizi intermediari dovranno inoltre pubblicare relazioni annuali sulla trasparenza una volta che la legge sui servizi digitali inizierà ad applicarle nel febbraio 2024. La legge sui servizi digitali offre inoltre alla Commissione la possibilità di adottare atti di esecuzione per stabilire modelli relativi alla forma, al contenuto e ad altri dettagli delle relazioni sulla trasparenza.