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Il 13 febbraio 2025 la Commissione e il comitato europeo per i servizi digitali hanno approvato l'integrazione ufficiale del codice di buone pratiche volontario sulla disinformazione nel quadro della legge sui servizi digitali.
Il codice di buone pratiche sulla disinformazione è un quadro pionieristico concordato da un'ampia gamma di portatori di interessi - piattaforme online, motori di ricerca, settore pubblicitario, verifica dei fatti e organizzazioni della società civile, ecc. Istituito nel 2018, è stato notevolmente rafforzato nel 2022, con l'obiettivo di essere riconosciuto come codice di condotta ai sensi della legge sui servizi digitali.
Nel gennaio 2025 i firmatari del codice, compresi quelli designati come piattaforme online di dimensioni molto grandi (VLOP) e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi (VLOSE) ai sensi della legge sui servizi digitali (Facebook, Instagram, LinkedIn, Bing, TikTok, YouTube e Google Search), hanno presentato i documenti necessari a sostegno della loro richiesta di conversione in un codice di condotta ai sensi della legge sui servizi digitali. Su tale base, il comitato europeo per i servizi digitali e la Commissione hanno adottato pareri positivi, concludendo che il codice soddisfa le condizioni specificate nella legge sui servizi digitali e approvandone l'integrazione ufficiale nel quadro della legge sui servizi digitali. In quanto tale, il codice diventerà un parametro di riferimento pertinente per determinare la conformità alla legge sui servizi digitali per quanto riguarda i rischi di disinformazione per i fornitori di piattaforme online di dimensioni molto grandi e di piattaforme online di dimensioni molto grandi che aderiscono ai suoi impegni e li rispettano.
Su richiesta dei firmatari, la conversione del codice avrà effetto a decorrere dal 1o luglio 2025, rendendo i suoi impegni verificabili a partire da tale data.
Per maggiori informazioni sui codici di condotta ai sensi della legge sui servizi digitali.
Di seguito è possibile scaricare il codice di condotta, il parere della Commissione e le conclusioni del comitato per i servizi digitali sul codice.