Lo studio fornisce una comprensione ad alto livello degli sviluppi recenti e previsti delle reti 5G, nonché dell'economia ad esse associata. Sulla base delle stime e dei riscontri ricevuti, fornisce informazioni tempestive sullo stato attuale del dispiegamento del 5G nell'UE/SEE sulla base delle stime e dei riscontri ricevuti dagli operatori.
Il 22 luglio 2019 la Commissione ha pubblicato i risultati del "Modello deicosti mobili per il roaming e dell'atto delegato relativo a una terminazione unica di chiamata vocale su reti mobili a livello dell'UE — SMART 2017/0091". L'obiettivo principale di tale studio era fornire il contributo necessario per la revisione delle norme sul roaming a tariffa nazionale (RLAH) entro il 15 dicembre 2019. In particolare, lo studio ha incluso un riesame del livello dei massimali per il roaming all'ingrosso. Ha raccolto informazioni sui costi sostenuti dagli operatori per la fornitura di servizi di roaming all'ingrosso relativi alle tecnologie 2G/3G/4G. All'epoca, la tecnologia 5G era ancora nella fase iniziale di sviluppo e all'epoca gli operatori non erano in grado di fornire informazioni sufficienti per includere il 5G nel modello dei costi.
Da allora gli operatori hanno installato reti 5G. Alla luce di questi ultimi sviluppi, la Commissione ha effettuato una valutazione preliminare dell'impatto del dispiegamento della rete 5G sui costi degli operatori. Lo studio contribuirà a valutare l'impatto della diffusione e dell'attuazione delle reti e delle tecnologie mobili di prossima generazione sul mercato del roaming.
Lo studio, condotto dal gruppo Axon Partners, ha valutato le informazioni sulle reti 5G raccolte a tal fine presso gli operatori dei paesi UE/SEE attraverso le ANR, con l'obiettivo di fornire una comprensione di alto livello degli sviluppi recenti e attesi delle reti 5G e delle relative economie.
Le conclusioni dello studio si basano sulle informazioni dei paesi UE/SEE che hanno comunicato dati durante il processo di raccolta dei dati. In generale, sono pervenute risposte per lo più da Stati membri con una diffusione relativamente avanzata della tecnologia 5G, grazie alla loro maggiore disponibilità di informazioni relative alle reti 5G. Ciò implica che le conclusioni tratte da questo studio dovrebbero essere attentamente recepite solo ad altri Stati membri con uno stato inferiore di introduzione del 5G.
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