Durante la pandemia di COVID-19 gli Stati membri hanno compiuto progressi nei loro sforzi di digitalizzazione, ma faticano ancora a colmare le lacune in termini di competenze digitali, trasformazione digitale delle PMI e diffusione di reti 5G avanzate. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza, con circa 127 miliardi di EUR dedicati alle riforme e agli investimenti nel settore digitale, offre un'opportunità senza precedenti per accelerare la trasformazione digitale, che l'UE e i suoi Stati membri non possono permettersi di perdere.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un'Europa pronta per l'era digitale, ha dichiarato:
La transizione digitale sta accelerando. La maggior parte degli Stati membri sta progredendo nella costruzione di società ed economie digitali resilienti. Dall'inizio della pandemia abbiamo compiuto sforzi significativi per sostenere gli Stati membri nella transizione. Attraverso i piani per la ripresa e la resilienza, il bilancio dell'UE o, più di recente, anche attraverso il dialogo strutturato sull'istruzione e le competenze digitali. Perché dobbiamo sfruttare al meglio gli investimenti e le riforme necessari per conseguire gli obiettivi del decennio digitale nel 2030. Il cambiamento deve quindi avvenire già adesso.
Il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton ha aggiunto:
Stiamo compiendo progressi nell'UE verso i nostri obiettivi digitali e dobbiamo proseguire i nostri sforzi per fare dell'UE un leader mondiale nella corsa tecnologica. Il DESI mostra dove dobbiamo rafforzare ulteriormente il nostro lavoro, ad esempio stimolando la digitalizzazione della nostra industria, comprese le PMI. Dobbiamo intensificare gli sforzi per garantire che tutte le PMI, le imprese e l'industria dell'UE dispongano delle migliori soluzioni digitali a loro disposizione e abbiano accesso a un'infrastruttura di connettività digitale di prim'ordine.
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