Uno studio condotto sui cluster dell'Internet delle cose (IoT) in Europa fornisce una comprensione più approfondita delle dinamiche, dei fattori trainanti e dei fattori di successo in questo settore.
Un IoT incentrato sull'uomo
fix-empty
Lo studio sulla mappatura dei cluster di innovazione IoT in Europa (.pdf) fornisce una panoramica completa delle aree geografiche dei cluster di innovazione IoT che operano all'interno dell'UE e delle loro aree di specializzazione.
Lo studio si rivolge alle principali aree operative dell'IoT:
- ambiente di vita intelligente;
- agricoltura intelligente e sicurezza alimentare;
- dispositivi indossabili;
- città e comunità intelligenti;
- mobilità intelligente;
- ambiente intelligente e gestione delle risorse idriche;
- produzione intelligente.
Lo studio identifica 4 classi fondamentali di cluster:
- cluster istituzionalizzati: associazioni di attori che lavorano per un obiettivo comune nell'ambito di una struttura di governance formale o informale concordata. Una struttura di governance formale è un prerequisito per qualsiasi intervento politico riguardante il cluster.
- cluster geografici: cluster nel tradizionale concetto marshalliano e portiriano, dove insiemi di aziende che agiscono in una determinata area geografica e possibilmente con un chiaro riferimento all'IoT, o start-up IoT in una determinata città. Possono avere una struttura e una governance, oppure no.
- cluster virtuali: in cui diversi attori, che possono far parte di diverse aree tematiche, collaborano in un'azione e verso un obiettivo comune senza essere co-ubicati.
- cluster tematici: cluster che forniscono prodotti, tecnologie o servizi relativi alle TIC o all'IoT indipendentemente dalla loro ubicazione. Il fattore di aggregazione può essere una tecnologia specifica, piattaforme tecnologiche, applicazioni e/o progetti software open source.