Il progetto di misura dell'ACM, inizialmente notificato il 28 dicembre 2023, mirava a imporre una regolamentazione all'ingrosso sul mercato specifico. Tuttavia, dopo un'indagine approfondita, la Commissione ha constatato che l'AMC dovrebbe tenere conto del ruolo delle infrastrutture fisiche alternative e dei vincoli concorrenziali che impongono. La Commissione ha pertanto stabilito che il progetto di misura non è compatibile con il diritto dell'UE e ha emesso un veto.
Promuovere una concorrenza sostenibile
Le preoccupazioni della Commissione sono state inizialmente sollevate il 29 gennaio 2024, il che ha portato a un'indagine approfondita sulla compatibilità del progetto di misura con il diritto dell'UE. Durante questo periodo, l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) ha emesso un parere in disaccordo con le conclusioni della Commissione. Il BEREC ha ritenuto in particolare che la presenza di almeno tre operatori di rete in una determinata zona favorisce una concorrenza effettiva. Tuttavia, dopo un attento esame, la Commissione ha deciso di porre il veto al progetto di misura dell'ACM e ha chiuso di conseguenza l'inchiesta.
La Commissione ritiene che l'ACM dovrebbe tenere conto del ruolo delle infrastrutture fisiche alternative e dei vincoli concorrenziali che impongono. Inoltre, la giustificazione dell'ACM per l'identificazione di GO, una delle due reti nazionali, che dispone di un significativo potere di mercato a livello di commercio all'ingrosso è risultata insufficiente. La decisione di veto della Commissione sottolinea l'importanza di un'analisi concorrenziale che tenga conto di tutte le dinamiche del mercato ma non pregiudichi la presenza di un problema di concorrenza a livello di vendita al dettaglio, che dovrebbe ancora essere dimostrato dall'autorità di regolamentazione.
La Commissione ha sottolineato la responsabilità delle autorità nazionali di regolamentazione di stabilire condizioni che promuovano una concorrenza sostenibile e facilitino investimenti infrastrutturali efficienti, senza compromettere gli incentivi per tali investimenti da parte di qualsiasi operatore del mercato.
Antecedenti
Lo scenario di mercato a Malta è unico, con due reti a livello nazionale, GO, l'operatore storico e Melita, che fornisce un'ampia copertura attraverso reti via cavo in fibra e coassiale. Una terza rete, di proprietà di Epic, contribuisce anche al panorama competitivo anche se con copertura parziale. Il progetto di misura dell'AMC riguardava il GO, identificandolo come dotato di un significativo potere di mercato (SMP) e ha quindi proposto di regolarlo. Tuttavia, l'analisi della Commissione suggerisce che la pressione concorrenziale esercitata dalla rete via cavo coassiale di Melita, che detiene una quota di mercato al dettaglio più elevata, debba essere valutata correttamente prima di qualsiasi determinazione del potere di mercato.
I prossimi passi
L'autorità per le comunicazioni di Malta deve riesaminare le proprie conclusioni alla luce delle obiezioni della Commissione e notificare nuovamente l'esame del mercato. Nel frattempo, l'attuale regolamento rimarrà in vigore. L'autorità di regolamentazione maltese può anche impugnare la decisione dinanzi al Tribunale.