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Plasmare il futuro digitale dell'Europa

Proposta di regolamento ePrivacy

La proposta di regolamento della Commissione europea in materia di ePrivacy mira a rafforzare la fiducia e la sicurezza nel mondo digitale.

    Realizzare il mercato unico digitale: Norme sulla privacy più rigorose per le comunicazioni elettroniche

Perché una riforma della legislazione in materia di ePrivacy?

La legislazione europea deve tenere il passo con il ritmo rapido con cui si stanno sviluppando ed evolvendo i servizi basati sull'informatica.

Negli ultimi anni la Commissione ha avviato un importante processo di modernizzazione del quadro per la protezione dei dati, culminato con l'adozione del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). La legislazione in materia di ePrivacy deve essere adattata per allinearsi a queste nuove norme.

Punti chiave della proposta della Commissione

La Commissione ha adottato la proposta di regolamento e-privacy nel 2017. Nello stesso anno il Parlamento europeo ha adottato una relazione e ha conferito al relatore il mandato di avviare negoziati interistituzionali. 

La proposta di regolamento sulle norme in materia di ePrivacy per tutte le comunicazioni elettroniche comprende:

  • Nuovi giocatori: le norme sulla privacy si applicheranno in futuro anche ai nuovi operatori che forniscono servizi di comunicazione elettronica come WhatsApp, Facebook Messenger e Skype. Ciò garantirà che questi servizi popolari garantiscano lo stesso livello di riservatezza delle comunicazioni degli operatori di telecomunicazioni tradizionali.
  • Regole più severe: tutte le persone e le imprese dell'UE godranno dello stesso livello di protezione delle loro comunicazioni elettroniche attraverso questo regolamento direttamente applicabile. Le imprese beneficeranno inoltre di un unico insieme di norme in tutta l'UE.
  • Contenuto delle comunicazioni e metadati: la privacy è garantita per i contenuti delle comunicazioni e i metadati. I metadati — dati che descrivono altri dati, come l'autore, la data creata e la posizione — hanno un componente ad alta privacy e dovrebbero essere anonimizzati o cancellati se gli utenti non hanno dato il loro consenso, a meno che i dati non siano necessari per la fatturazione.
  • Nuove opportunità di business: una volta prestato il consenso al trattamento dei dati delle comunicazioni, gli operatori di telecomunicazioni tradizionali avranno maggiori opportunità di fornire servizi aggiuntivi e di sviluppare le loro attività. Ad esempio, potrebbero produrre mappe di calore che indicano la presenza di individui. Questi potrebbero aiutare le autorità pubbliche e le imprese di trasporto nello sviluppo di nuovi progetti infrastrutturali.
  • Regole più semplici sui cookie: la fornitura dei cookie, che ha comportato un sovraccarico di richieste di consenso per gli utenti di Internet, sarà semplificata. La nuova regola sarà più user-friendly in quanto le impostazioni del browser forniranno un modo semplice per accettare o rifiutare i cookie di tracciamento e altri identificatori. La proposta chiarisce inoltre che non è necessario alcun consenso per i cookie non privati ​​intrusivi che migliorano l'esperienza di Internet, come i cookie per ricordare la cronologia del carrello o per contare il numero di visitatori del sito web. 
  • Protezione contro lo spam: la presente proposta vieta le comunicazioni elettroniche non richieste tramite e-mail, SMS e apparecchi automatici di chiamata. A seconda del diritto nazionale, le persone saranno protette per impostazione predefinita o saranno in grado di utilizzare un elenco di non chiamate per interrompere le telefonate di marketing. I chiamanti di marketing dovranno visualizzare il loro numero di telefono o utilizzare un prefisso speciale che indica una chiamata di marketing.
  • Un'applicazione più efficace: L'applicazione delle norme di riservatezza contenute nel regolamento sarà di competenza delle autorità preposte alla protezione dei dati, già incaricate delle norme previste dal GDPR.

Il processo di revisione

Prima di preparare la nuova proposta, la Commissione ha organizzato una serie di seminari con le parti interessate e ha organizzato una consultazione pubblica online. Una relazione completa della consultazione pubblica è stata pubblicata ed è disponibile al pubblico per maggiori informazioni.

Nel luglio 2016 è stata condotta un'indagine per raccogliere le opinioni dei cittadini. È stata effettuata una valutazione d'impatto, sostenuta da uno studio, e il progetto di regolamento che ne risulta è stato adottato.

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