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La disinformazione è un contenuto falso o fuorviante che si diffonde con l'intenzione di ingannare o garantire un guadagno economico o politico e che può causare danni pubblici. La disinformazione è un contenuto falso o fuorviante condiviso senza intenti dannosi, anche se gli effetti possono essere ancora dannosi.
La diffusione della disinformazione e della disinformazione può avere una serie di conseguenze dannose, come minacciare le nostre democrazie, polarizzare i dibattiti e mettere a rischio la salute, la sicurezza e l'ambiente dei cittadini dell'UE.
Le campagne di disinformazione su larga scala rappresentano una sfida importante per l'Europa e richiedono una risposta coordinata da parte dei paesi dell'UE, delle istituzioni dell'UE, delle piattaforme online, dei mezzi di informazione e dei cittadini dell'UE. La Commissione ha sviluppato una serie di iniziative volte a contrastare la disinformazione:
- la comunicazione dal titolo "Contattare la disinformazione online: un approccio europeo" è una raccolta di strumenti per contrastare la diffusione della disinformazione e garantire la protezione dei valori dell'UE;
- il piano d'azione sulla disinformazione mira a rafforzare la capacità e la cooperazione dell'UE nella lotta alla disinformazione;
- il piano d'azione europeo per la democrazia elabora orientamenti in materia di obblighi e responsabilità delle piattaforme online nella lotta contro la disinformazione;
- Il codice di condotta 2018 sulla disinformazione è stata la prima volta in tutto il mondo che l'industria ha concordato, su base volontaria, norme di autoregolamentazione per combattere la disinformazione. Esso mirava a conseguire gli obiettivi stabiliti dalla comunicazione della Commissione presentata nell'aprile 2018
- il programma di monitoraggio della disinformazione COVID-19, realizzato dai firmatari del codice di condotta, ha agito come misura di trasparenza per garantire la responsabilità delle piattaforme online nella lotta alla disinformazione.
- EDMO è un osservatorio indipendente che riunisce verificatori di fatti e ricercatori accademici con competenze nel campo della disinformazione online, delle piattaforme di social media, dei media guidati dai giornalisti e dei professionisti dell'alfabetizzazione mediatica
- il Codice di prassi rafforzato sulla disinformazione, firmato il 16 giugno 2022, riunisce una vasta gamma di attori per impegnarsi a un'ampia serie di impegni volontari per contrastare la disinformazione.
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